Quale Futuro per le Foreste?

La scomparsa delle foreste in Europa è raddoppiata dal 1984 al 2016¹, e la situazione peggiora ancora più oggi. In Germania, nella sola prima metà del 2019, un’area maggiore di 200,000 campi di calcio è andata perduta, quasi il 2% delle foreste dell’intera Germania. Alcuni proprietari hanno perso fino al 50% delle loro terre, per una valore di più di 600 milioni di euro²³.

Con l’aumento delle emissioni di CO₂ e del surriscaldamento della Terra, molti cambiamenti climatici si stanno facendo strada in Germania: estati calde e secche, siccità, tempeste invernali… Se non per mano del fuoco, gli alberi si stanno indebolendo per il caldo estremo e la mancanza di acqua che, se non li uccide, li lascia in balia di parassiti come il coleottero della corteccia, che daranno loro il colpo di grazia.

Le foreste hanno un ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza sulla Terra, della quale ricoprono circa il 30% della superficie. Grazie a loro si formano le falde acquifere, ci danno legna, filtrano l’aria, riducono la CO₂ e la temperatura, garantiscono spazio per la conservazione delle specie e luoghi di distensione per le persone. La morte delle foreste ha conseguenze drammatiche, una delle quali è la reazione provocata nel Ciclo del Carbonio. Quando gli alberi muoiono o bruciano, smettono di catturare CO₂ dall’atmosfera e rilasciano la CO₂ che hanno accumulato negli anni, intensificando quindi i cambiamenti climatici e accellerando ulteriormente la morte stessa delle foreste⁴.

Sotto i 2°C di surriscaldamento globale, che raggiungeremo probabilmente entro il 2050, gli incendi boschivi aumenteranno fino al 75%, la durata media delle siccità sarà prolungata di 4 mesi e la frequenza di eventi di caldo estremo sulle terre emerse salirà del 290%⁵! Nel futuro più prossimo, le foreste tedesche sarà completamente diverse da come le conosciamo oggi. Specie d’albero come l’abete, il faggio, il frassino, l’acero norvegese e il platano sono le più minacciate e saranno probabilmente soppiantate da quelle più meridionali, meglio adattate a climi aridi, ma questo solo nel migliore dei casi. Nel peggiore, i cambiamenti saranno troppo veloci e le foreste non riusciranno ad adattarsi, portando alla loro scomparsa. É quindi fontamentale per il futuro proteggere, e rigenerare, le nostre foreste. Grandi nazioni come la Cina e l’India stanno intraprendendo azioni simili e sono ora in prima linea nella piantumazione e la rigenerazione delle foreste; la nuova vegetazione dal 2000 in Cina e India corrisponde in estensione alla foresta pluviale Amazzonica⁶. Attraverso le nostre azioni possiamo evitare un futuro da incubo alle foreste da sogno della Germania.